Mentre scorrono placide le ore di un week end che non offre grandi spunti al dibattito politico-televisivo, c’è finalmente la possibilità di riflettere su ciò che è accaduto una settimana fa, sulla presenza dei due Mattei nazionali in due delle trasmissioni maggiormente popdella tv italiana: Salvini a C’è posta per te sabato 5 marzo e Renzi a Domenica Live domenica 6 marzo. In due soli giorni, l’occasione imperdibile di riflettere sullo stato attuale della pop politics (Mazzoleni, Sfardini, 2009), e alle sue declinazioni, in parte inaspettate.
Da amante dell’opera di Umberto Eco, era un po’ che cercavo l’occasione di celebrare a modo mio il cinquantenario di “Apocalittici e integrati”. Che lo spunto me lo avrebbe dato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti non lo avrei, però, creduto.
Cos’hanno in comune l’ultima mossa di Matteo Renzi, l’ospitata da Barbara D’Urso, e l’ultima dichiarazione di Silvio Berlusconi, che teorizza la sua campagna trionfale fuori dalla tv?
La campagna elettorale è in pieno svolgimento, ai politici è interdetto (almeno teoricamente) l’accesso ai programmi di intrattenimento, e l’attenzione degli analisti si concentra ancora una volta su quelle trasmissioni di infotainment che dell’intrattenimento son figlie predilette. Le polemiche sull’intervista di Barbara D’Urso a Silvio Berlusconi sono ormai smorzate, ma uno sguardo al passato riporta una verità interessante.