Chicago - Viaggiando negli Stati Uniti in tempo di elezioni, colpisce la differenza nel modo di fare comunicazione politica dei candidati. All’assenza di affissioni di manifesti elettorali per strada si contrappone infatti la presenza di cartelli elettorali ai bordi delle strade, ma anche nei giardini o comunque all’esterno delle abitazioni private.
In questo modo molti cittadini dichiarano apertamente il loro sostegno ad uno o all’altro candidato, esercitando in maniera indiretta una forma di influenza personale verso vicini, conoscenti e passanti.
Tetris è un salotto della telepoltica volutamente "anomalo", e marca la sua specificità con una serie di piccole accortezze, come la costruzione di uno studio in cui non campeggia una scrivania ingombra di carte, e un atteggiamento a tratti irriverente del suo conduttore. Per esempio, nel gettare in un angolo il libro che ha appena presentato. Un gesto che, venerdì scorso, ha suscitato le ire del Presidente del gruppo Pdl al Senato, e autore del volume appena offeso, Maurizio Gasparri.
Il vento obamiano soffia nella campagna elettorale europea. Il Psoe di Zapatero gioca sulla contrapposizione fra l'identità conservatrice e quella progressista; sullo sfondo le immagini del 4 novembre 2008, il giorno della vittoria di Obama.
di Mattia Diletti
(Autore di "I think tank. Le fabbriche delle idee in America e in Europa" (Il Mulino, 2009). Svolge attività di ricerca presso il GeopEC-Crs; mattia.diletti@gmail.com)
La campagna elettorale per le elezioni presidenziali in Iran, si apre all’insegna di una restrizione che riaccende i riflettori sulla politica del governo iraniano: Facebook chiude fino alle elezioni presidenziali del prossimo 12 giugno.
L’idea è intelligente e provocatoria: la nuova campagna di comunicazione dell’IDV ribalta semanticamente la retorica del “non stare con le mani in mano” come soluzione taumaturgica ai problemi della disoccupazione e della crisi economica, smascherandola con surreale ironia. Già oggi sono tanti, troppi, i giovani che hanno voglia di lavorare a costo di inventarsi gli impieghi più improbabili. La campagna, centrata su tre minispot di 30”, (uno schiaffo un euro, l’uomo doccia, pubblicità personale) segna un deciso colpo di timone nella comunicazione, finora un po’ ingessata, del partito di Di Pietro.
Monitoraggio dei telegiornali di prime time delle sette reti generaliste, effettuato tra il 5 settembre e il 13 dicembre 2019. Attraverso l’uso di una scheda di analisi del contenuto si è provveduto, in sinergia con l'Osservatorio TG Eurispes - CoRiS Sapienza, a ricostruire la copertura telegiornalistica dei primi 100 giorni del secondo esecutivo a guida di Giuseppe Conte, rilevando da un lato l'agenda dei Tg, dall'altro le presenze degli esponenti delle diverse forse politiche.