A tutta destra. Ä– questo il dato che viene fuori dalle Elezioni per il Parlamento Europeo appena concluse. Quello che si intuiva fin dalla pubblicazione dei primi risultati in Olanda, è puntualmente avvenuto. Se da noi lo sforamento del 10% da parte della Lega Nord e il 35% al Pdl vengoni visti come una grossa débâcle per gli altri partiti, nel resto dell’Ue si può parlare di un’onda xenofoba che avanza trovando pochi ostacoli. Secondo i dati ufficiali pubblicati dal sito del Parlamento Europeo , la destra estrema naviga a vele spiegate nella maggior parte degli stati membri.
In Austria, i due partiti di matrice razzista e xenofoba, l’Fpo (Partito della Libertà) e il Bzo (Partito del Futuro dell’Austria), si attestano al 12,78% e al 4,59% e sono, rispettivamente, il quarto e il sesto partito austriaco. La percentuale complessiva è del 17%. In Belgio la terza forza è il Vlaams Belang, di marcato spirito fiammingo, nazionalista, neofascista, razzista e xenofobo, che ottiene il 10,88%; la Lista Dedecker, anch’essa nazionalista, razzista e xenofoba, il 4,9%; il Fronte Nazionale (Fn) neofascista manca il 5% per poco (4,51%). Sommando le percentuali dei tre partiti, si ottiene il 20% complessivo del voto europeo belga. In Danimarca, il partito xenofobo Dansk Folkeparti è il quarto partito danese con il 14,8% delle preferenze. In Finlandia, il Ps Perussomalateist, non di destra estrema, ma caratterizzato da una forte matrice populista ed euroscetticista, è il quarto partito con il 14% dei voti (anche se alleato con un altro partito, il Kd). In Polonia, il Pis, il partito del diritto, della giustizia, ultraconservatore, euroscettico e populista, è il secondo partito nazionale con il 27% delle preferenze. In Romania, il partito razzista e xenofobo Romania Mare si attesta all’8,65%.
In Slovacchia la politica anti-rom, razzista e xenofoba ha fruttato per il partito Sns l’8,98% dei voti, facendolo diventare la quinta forza della politica slovacca. Nel Regno Unito, oltre a constatare il crollo dei laburisti, le europee segnano l’8,38% per il partito neofascista Bnp (British National Party). Infine, in Ungheria, il partito Jobbik, neofascista, razzista e xenofobo, diventa la terza forza nazionale con il 14,77% delle preferenze. Quest’ultimo era dato al 4% dai sondaggi del Predict 09 ( London School of Economics and Trinity College Dublin).
I dati riportati attestano tra il 10% e il 15% formazioni politiche che mesi prima del 5 e 6 giugno navigavano verso un 3-4%, o non esistevano alle Europee del 2004.