Referendum 2016, settima settimana: la strana par condicio del No

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L’ultima settimana (corta) di rilevazione sancisce un dato importante: il trend di copertura mediatica dei due schieramenti ha retto fino all’ultimo. Sul fronte del Sì, difficilmente le percentuali di copertura del Presidente del Consiglio in termini di tempo antenna e tempo parola scendono al di sotto del sessanta per cento. Sul fronte del No, fa il suo ritorno la componente leghista, che nelle scorse settimane sembrava “sottotono”, e confermano la propria forza, in uno scenario assai frammentato, la componente del MoVimento 5 Stelle, rappresentata da Luigi Di Maio, e quella che si riassume nella figura dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Lunedì 28 Matteo Renzi conta 273 secondi di tempo antenna su 410 (il 66%) e 87 secondi di tempo parola su 152 (il 57%). Al netto delle già citate maggiori difficoltà di effettuare un raffronto sui tempi antenna per il fronte del No, è interessante notare come Silvio Berlusconi, primus inter pares, ottenga “solo” il 25% del tempo antenna (114 secondi su 452) e il 29% del tempo di parola (31 secondi su 107).

 

Il MoVimento 5 Stelle riprende la guida del fronte del No martedì 29. Da un lato, i tg della sera dedicano a Renzi il 68% del tempo antenna (329 secondi su 482) e il 69% del tempo parola (123 secondi su 178); dall’altro, è ancora Luigi Di Maio rappresentante del No più “coperto”, con il 27% del tempo antenna (141 secondi su 513) e il 65% del tempo parola (126 su 195).

 

Il leader della Lega conquista la palma di primo oppositore del Presidente del Consiglio nella serata di mercoledì 30. Da un lato, a Renzi è dedicato il 61% del tempo antenna del Sì (693 secondi su 1145) e il 64% del tempo parola (327 secondi su 513). Dall’altro, Matteo Salvini, nella serata in cui più evidenti si fanno le differenze di coverage tra il Sì e il No, è l’esponente più “in vista” dello schieramento del No con appena il 13% del tempo antenna (130 secondi su 1015) e per il 16% del tempo di parola (95 secondi su 592). Il duello torna ad essere tra Renzi e Berlusconi nelle serate di giovedì 1° e venerdì 2 dicembre. Nel primo caso, a Renzi viene dedicato il 62% del tempo antenna (460 secondi su 748) e il 70% del tempo parola del Sì (279 secondi su 417); a Berlusconi viene invece dedicato il 40% del tempo antenna (410 secondi su 1033) e il 52% del tempo parola del No (318 secondi su 606). Il giorno dopo, a Renzi viene dedicato il 64% del tempo antenna (769 secondi sul tempo record di 1197) e il 60% del tempo parola del Sì (398 secondi su 668); meno esaltanti le percentuali dell’ex Cavaliere, al quale viene invece dedicato il 17% del tempo antenna (213 secondi sul tempo record di 1238) e il 23% del tempo parola del No (136 secondi su 600).

 

di Christian Ruggiero