Referendum 2016, quinta settimana: l’importanza di (non) essere “accozzaglia”

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La quinta settimana di rilevazione non porta novità sostanziali al trend ormai consolidato, una contrapposizione tra un Sì quasi monolitico, riferibile, soprattutto nei tempi parola dei tg della sera, per due terzi al Presidente del Consiglio Renzi, e un no multiforme e difficilmente in grado di trovare un punto di convergenza anche solo simbolica in uno dei volti che si affacciano allo schermo televisivo.

Lunedì 14 Matteo Renzi totalizza 108 secondi di tempo parola su 189 complessivamente dedicati al Sì, una ratio pari al 57%. L’esponente del No che raccoglie il maggior tempo di parola è Alessandro Di Battista, che con i suoi 55 secondi sui 175 complessivi raggiunge il 31%.  

Il solo a poter invertire le parti è Berlusconi, e solo in condizioni peculiari: martedì 15 totalizza 85 secondi di tempo parola su 212 complessivi (40%), a fronte di una scarsissima presenza del Sì (solo 59 secondi di tempo parola, di cui comunque 18 dedicati al Presidente del Consiglio). Mercoledì 16 i tempi parola sono molto ridotti per entrambi gli schieramenti, ma ancora una volta Berlusconi, con 44 secondi su 86 (51%) ottiene maggior tribuna di Renzi, che totalizza 40 secondi su 98 (41%).

La bilancia del tempo parola torna a pendere fortemente dalla parte del Presidente del Consiglio giovedì 17: 145 secondi su 160 totali, il 91%, mentre sul fronte del No Berlusconi raccoglie 86 secondi su 169 complessivi (51%). Una nuova flessione si registra venerdì 18: con 144 secondi di tempo parola su 317 complessivi per il Sì, il Presidente del Consiglio raccoglie il 45% dei tempi di tribuna complessivi, un risultato molto distante dal 33,2% che può vantare Giorgia Meloni quello stesso giorno (132 secondi di tempo parola su 397 complessivi).

Il fine settimana torna però a favorire Renzi: sabato 19, non a caso nel giorno in cui definisce “accozzaglia” il fronte opposto in tema di Referendum costituzionale, raccoglie 244 secondi di tempo parola su 269 (91%); domenica 20 compie l’en-plain con 186 secondi su 186 – laddove l’esponente del No che totalizza maggior tempo di parola è nel primo caso ancora Berlusconi (50 secondi di tempo parola su 255, il 20%) e nel secondo Salvini (54 secondi di tempo parola su 193, il 28%).

 

di Christian Ruggiero